\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 I Romani chiamavano il mercato \i macellum\i0 , il cui significato si restrinse poi al luogo della vendita delle carni e oggi a
quello dove si uccidono gli animali; ma il primitivo mercato fu in Grecia lÆagora e in Italia il foro. Con lo svilupparsi della vita pubblica in questa piazza, scomparvero le botteghe, sostituite da edifici pubblici, e si stabilirono in zone determinate
dei mercati speciali. Nelle cittα medievali europee il mercato prese posto in principio in spazi aperti di proprietα vescovile o imperiale, in Italia detti \i broli\i0 (dal celtico \i broga\i0 ôcampoö), intorno ai quali sorsero edifici chiusi, detti ap
punto \i broletti\i0 ; in seguito, quando aument≥ il peso politico dei mercanti, il mercato si spost≥ su aree di proprietα comunale, in larghe strade o in piazze (la toponomastica segnala sovente la destinazione di tali piazze), con facilitα dÆaccesso e
spesso circondate da porticati, o in loggiati al piano terreno di edifici pubblici, talvolta presso gli stessi broletti. Particolare cura fu data alla collocazione dei mercati del pesce nelle adiacenze di corsi dÆacqua.\par
Tra i mercati pi∙ tipici del
Medioevo, tuttora esistenti, si ricordano quelli di Padova, di Udine e di Verona, di Rialto a \b \cf4 \ATXht12221 Venezia\b0 \cf0 \ATXht0 , di Narni. In alcuni casi sorsero anche edifici per la vendita di una determinata derrata, come la loggia per le gr
anaglie di Orsanmichele, a\b \cf4 \ATXht12311 Firenze\b0 \cf0 \ATXht0 , il portico del grano a Carpi, ecc. Spesso le installazioni del mercati risposero a esigenze periodiche (\b \cf4 \ATXht121111 fiere\b0 \cf0 \ATXht0 di Champagne, di Bolzano, ecc.).
Una sensibile influenza sul mercato europeo fu esercitata dai \i bazar\i0 orientali, specialmente nella razionale divisione del mercati in zone riservate alle varie categorie di merci. Vivaci documentazioni del mercati medievale si colgono in codici com
e lo Statuto della mercanzia a Bologna, il Biadaiolo a Firenze, i \i Tacuina sanitatis\i0 miniati da pittori lombardi. Fuori dÆItalia sorsero mercati interamente coperti (\i halles\i0 ), come la grande sala che costituiva il mercato della carne a Haarle
m.\par
LÆarchitettura del \b \cf4 \ATXht1231 Rinascimento\b0 \cf0 \ATXht0 dette, in alcuni casi, carattere monumentale a simili organismi, costruiti appositamente sotto forma di grandiosi loggiati pubblici che costituivano a un tempo una comoditα e un
ornamento per le cittα. Una classica nobiltα (resa esplicita nel nome di \i basilica\i0 che assunse la ricostruzione del Palladio a Vicenza) ricevettero i broletti o i palazzi della ragione che dominavano i mercati. Le fontane divennero ornamento, oltre
chΘ pratica necessitα, a Monaco, a Vienna, a Bolzano, dove anche i banchi dei venditori furono intagliati con singolare eleganza.